GLI ANGIOINI  -  IL TERREMOTO DEL 1731

Particolare di un capitello delle colonne che sorreggono la cripta.

 

Particolare di un capitello delle colonne che sorreggono la cripta.

 

 

 

 

L'elegante ingresso ai Giardini Pubblici, visto dall'interno

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 La cripta della Cattedrale. caratteristica costruzione del secolo XII

 

Gli Aragonesi vi istituirono  la  “Regia Dogana della mena delle pecore in Puglia”, speciale e caratteristica amministrazione per la sorveglianza sulle mandrie provenienti dall’Abruzzo e immesse nei pascoli estivi del Tavoliere, e per l’esazione dei diritti di fida  imposti su ogni capo di bestiame, diritti che costituivano, come è noto, una entrata cospicua per la Capitanata.

Nelle lotte tra Francesi e Spagnoli, parteggiando per questi ultimi, la città nel 1501 fu assediata e presa dal Duca di Nemour; nella guerra tra Carlo V e Francesco I fu nel 1528 espugnata dalle soldatesche di Lautrec; partecipò per gli insorti di Masaniello e, insorse, nel 1648, contro il Conte di Mola,governatore della Dogana delle pecore, costretto a rifugiarsi in Manfredonia; fu nel 1731, da un tremendo terremoto, quasi rasa al suolo.

 

        IL TERREMOTO DEL 1731

 

Da quel terremoto tutti i monumenti storici furono in massima parte distrutti! Dell’antica Cattedrale, fra le chiese normanne di Capitanata più grandi e più notevoli di stile, non resta che un lembo della facciata fuso nelle costruzioni  moderne successive al terremoto, e la cripta anch’essa modernizzata e svisata, pur tuttavia molto interessante per le colonne dai leggiadri capitelli assai simili a quelli del magnifico ambone del Duomo di Ravello presso Amalfi.